“Come dimostra la collaborazione tra la Marina Militare Italiana e Smile House, che ha permesso di curare dei bambini a bordo della portaerei Cavour, le forze armate non sono solo strumento di sicurezza, ma anche di solidarietà”.
Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un videomessaggio inviato in occasione dell’evento tenutosi alla Camera per celebrare i 25 anni di attività di Smile House, la fondazione dedicata alla cura dei pazienti nati con malformazioni cranio-maxillo-facciali.
Nell’ospedale di bordo della Cavour, dotato delle migliori tecnologie, grazie a una missione a Manila, nel cuore del mare delle Filippine, e a Goa, in India, sette piccoli pazienti filippini e altri quattro pazienti indiani, hanno ricevuto, lo scorso anno, cure che cambieranno per sempre le loro vite.
“Una nave imponente, solitamente dedicata a operazioni militari, è diventata un centro medico all’avanguardia grazie alla collaborazione con un’equipe di chirurghi volontari che si è dedicata a ridare un futuro a bambini affetti da labbro leporino”, racconta il fondatore e vicepresidente Domenico Scopelliti, che dirige l’Uoc di chirurgia maxillo-facciale all’ospedale di Roma San Filippo Neri.
Questa esperienza mostra che le strutture delle forze armate possono diventare uno strumento utile a servizio della popolazione civile. Non mancano altri esempi, citati dallo stesso Crosetto, come l’Ambulatorio Smile House del Centro ospedaliero della Marina Militare di Taranto e al protocollo siglato nel 2023 per lo sviluppo di progetti di ricerca tecnico-scientifica a bordo della Nave Vulcano per l’assistenza sanitaria a minori vulnerabili.
“Il ministero della Difesa ha unito le forze per portare assistenza dove c’era più bisogno, in Italia e all’estero. I valori che ci guidano, ovvero servizio, dedizione, sacrificio – ha concluso il ministro – sono gli stessi che animano chi ogni giorno lotta contro dolore e paure.
Aiutare un bambino non è solo un atto medico, ma è un atto umano, che cambia il futuro di quella persona”.