Come funziona la leva militare in Europa, dove è volontaria e dove obbligatoria

Come funziona la leva militare in Europa, dove è volontaria e dove obbligatoria
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Ieri, a margine della 94esima adunata nazionale degli Alpini di Udine, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilanciato l’idea di ripristinare una «leva come ipotesi volontaria, alternativa al servizio civile».

Sempre dalla città friulana, il presidente del Senato (ed ex ministro della Difesa) Ignazio La Russa ha fornito qualche dettaglio in più: la proposta su cui lavorano «i colleghi del Senato» è l’introduzione di una mini naja di 40 giorni «che consenta, a chi lo vuole, di partecipare alla vita delle forze armate».
L’obiettivo, aggiunge la seconda carica dello Stato, è di «rimpinguare le associazioni d’arma, che senza leva stanno invecchiando fino a esaurimento».

Mini naja, La Russa rilancia: “Si lavora su leva volontaria di 40 giorni”


Già lo scorso dicembre, in un intervento in occasione delle celebrazioni organizzate dagli Alpini per i Caduti, La Russa aveva parlato della «mini naja» da 40 giorni, che in realtà esiste già (fu approvata nel 2010, proprio quando La Russa era il titolare della Difesa) ma che, pur essendo in vigore, «non viene più finanziata da molto tempo»: «Chiunque vuole può, limitatamente ai numeri che verranno fissati (ma che noi pensiamo molto ampi), partecipare alla vita militare, tra gli Alpini o negli altri corpi, per 40 giorni e ottenere così un addestramento». Come riconoscimento ci «potrebbero essere punti per la maturità per tutti i tipi di scuola, una serie di incentivi per la laurea, come un esame in più o un vantaggio a livello di formazione».

In Italia «la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino»
, si legge all’articolo 52 della Costituzione.

La leva militare obbligatoria è stata sospesa a partire dal 2005
, in seguito all’approvazione l’anno precedente della legge 226, anche conosciuta come «legge Martino» (Antonio Martino era il ministro della Difesa). Il testo prevedeva che «le chiamate per lo svolgimento del servizio di leva» fossero «sospese a decorrere dal 1 gennaio 2005».

https://www.infodivise.it/la-russa-pronto-un-disegno-di-legge-sulla-mini-naja-volontaria-di-40-giorni/

Da allora l’arruolamento avviene su base volontaria. Il percorso principale è il concorso pubblico. Dall’agosto del 2022, il vecchio concorso Vfp1 (Volontario in ferma prefissata di un anno) è stato sostituito dal Vfi (Volontario in ferma iniziale):
 ogni anno, le Forze armate pubblicano tre bandi per arruolare in tutto tra i 6.000 e gli 8.000 nuovi soldati (nel 2022 sono stati 7.200) . Il concorso Vfi è aperto a tutti i cittadini italiani che abbiano tra i 18 e i 24 anni non compiuti (ovvero 3.491.000 di cittadini, secondo l’Istat) e che abbiano un diploma di scuola superiore di primo grado (l’ex licenza media). La durata dell’arruolamento del Vfi è di tre anni.

A dicembre, parlando della mini-leva da 40 giorni, La Russa aveva ampliato la platea potenziale anche a 16enni (578.000) e 17enni (575.000).

Nel resto dell’Unione europea, l’ingresso nelle Forze armate avviene nella maggior parte dei casi su base volontaria.

I Paesi dove è ancora in vigore la leva obbligatoria sono Austria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Lituania e Svezia.

Naja obbligatoria

In Austria, il servizio militare obbligatorio per gli uomini è stato riconfermato nel 2013 da un referendum. L’arruolamento può avvenire già dal compimento dei 18 anni e dura in linea di principio fino al compimento dei 50 anni. L’addestramento minimo dura 6 mesi. In alternativa, gli uomini possono decidere di scegliere il servizio civile, che dura 9 mesi. Le donne si possono arruolare, ma solo su base volontaria.

In Danimarca, la Costituzione prevede il servizio militare obbligatorio. Tutti gli uomini devono partecipare all’annuale «Giorno della Difesa» a 18 anni, ma è possibile rimandare fino ai 25 anni per completare gli studi. Le donne possono arruolarsi su base volontaria. Il servizio militare dura dai 4 ai 12 mesi, ma è possibile scegliere l’alternativa del servizio civile.

Anche in Estonia è la Costituzione a prevedere l’obbligo di prestare servizio nelle Forze di Difesa per tutti i cittadini maschi fisicamente e mentalmente sani. La durata del servizio di leva è di 8 o 11 mesi. Dal 2013 anche le donne possono prestare il servizio di leva.

In Finlandia sono previsti tre diversi tipi di addestramento. A partire dai 18 anni (ad esclusione di chi presenta «un motivo giustificato») tutti i cittadini di sesso maschile sono chiamati a prestare servizio nelle Forze armate. L’addestramento può durare 165, 255 o 347 giorni, poi si diventa riservisti e lo si rimane fino ai 50 anni. Nel frattempo, ci si deve ripresentare per un ulteriore addestramento che va dagli 80 ai 150 giorni. Anche le donne si possono candidare come volontarie.

Per i cittadini della Grecia il servizio militare è obbligatorio tra i 19 e i 45 anni. Dura 9 mesi per chi è arruolato nell’Esercito, 12 mesi per chi è arruolato nella Marina. In alternativa, si possono prestare 15 mesi di servizio civile. Le donne non sono obbligate ad arruolarsi, ma possono farlo su base volontaria.

In Lituania la leva obbligatoria era stata abolita nel 2008 ed è poi stata reintrodotta nel 2015. Ogni anno vengono scelti tra i 3.500 e i 4.000 cittadini maschi tra i 19 e i 26 anni che debbono prestare servizio per 9 mesi. In alternativa, tutti i cittadini tra i 18 e i 38 anni possono arruolarsi volontariamente.

La Svezia è l’unico Paese che prevede il servizio obbligatorio per i cittadini di entrambi i sessi. La coscrizione fu abolita nel 2010 ma reintrodotta nel 2017. Dura tra i 9 e i 12 mesi. Esiste l’alternativa del servizio civile.

Solo volontari

Negli altri Paesi dell’Ue la coscrizione è stata abolita o sospesa per legge tra il 1992 (il Lussemburgo l’abolì nel 1967) e il 2011.

L’ultima è stata la Germania, che ora rifornisce di reclute l’esercito attraverso un addestramento volontario che va dai 7 ai 23 mesi (i primi 6 sono di prova).

Alcuni esempi: in Belgio la chiamata alle armi obbligatoria è permessa solo in caso guerra; in Croazia è stata sospesa nel 2008; nella Repubblica Ceca è stata abolita, ma può essere reintrodotta in caso di minaccia o di guerra; in Francia è stata sospesa nel 1997, ma la legge prevede che sia riattivata quando necessaria per difendere il Paese; in Ungheria è stata eliminata dalla Costituzione nel 2004, ma in caso di emergenza sarebbe di nuovo introdotta; in Polonia Portogallo è stata abolita; e in Romania è prevista solo in tempo di guerra e solo per gli uomini.

Gli altri casi

Infine, due casi a parte. In Irlanda non è mai stata in vigore la chiamata alle armi obbligatoria, ma una legge del 1954 la prevede in caso di emergenze.

In Olanda
, invece, la coscrizione è stata sospesa nel 1996, ma ogni anno tutti i 17enni (dal 2018, anche le ragazze) ricevono ancora la cartolina. Chi vuole, però, è libero di ignorarla.

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