Il caso della rimozione del Generale dei Carabinieri Pietro Oresta, già comandante della Scuola allievi marescialli e brigadieri di Firenze, approda in Parlamento.
Nella seduta n. 323 del Senato, pubblicata il 2 luglio 2025, i senatori Cucchi, De Cristofaro e Magni hanno presentato un’interrogazione al Ministro della Difesa, chiedendo chiarimenti urgenti sulla decisione di esautorare il Generale pochi giorni dopo il suo intervento alla cerimonia di saluto del 12° corso.
Il discorso “incriminato” risale al 27 giugno 2025, quando Oresta si è rivolto ai nuovi marescialli con parole semplici ma potenti: «Il vostro benessere, e quello dei vostri familiari, la nostra vita, è superiore a qualunque istruzione o procedura».
L’interrogazione parlamentare
I firmatari dell’interrogazione chiedono al Ministro per quali motivi Oresta sia stato rimosso dal suo incarico, e se non sia evidente che la causa vada ricercata proprio in quelle frasi pronunciate pubblicamente, che ponevano l’attenzione sulla salute mentale dei carabinieri.
Una presa di posizione considerata “scomoda” da alcuni, ma accolta con favore da molti appartenenti all’Arma e da numerose associazioni sindacali, che hanno parlato apertamente di una decisione ingiustificata e punitiva.
L’interrogazione sottolinea, inoltre, che il Comando generale non ha fornito alcuna spiegazione ufficiale sulla rimozione, né ha ancora designato un successore alla guida della Scuola.
Una questione di priorità
L’interrogazione si conclude con una domanda netta al Ministro della Difesa: La tutela della salute psicofisica delle forze dell’ordine è oggi davvero una priorità?
E, se sì, quali iniziative concrete si intendono adottare per proteggerla e valorizzarla?Il caso resta aperto.
E mentre il Generale Oresta attende una nuova destinazione, il suo messaggio continua a viaggiare: nelle aule del Parlamento, nei sindacati, nelle caserme, tra quei carabinieri che credono ancora che servire lo Stato non significhi “annullarsi, ammalarsi, spegnersi”, ma vivere pienamente, con dignità e rispetto.
IL TESTO INTEGRALE
Atto n. 4-02218
Pubblicato il 2 luglio 2025, nella seduta n. 323
CUCCHI, DE CRISTOFARO, MAGNI –
Al Ministro della difesa. -Premesso che
:risulta, da organi di stampa, che il generale dei Carabinieri della scuola allievi marescialli e brigadieri di Firenze, Pietro Oresta, sia stato esautorato pochi giorni dopo aver pronunciato il suo discorso durante la cerimonia di saluto ai marescialli del 12° corso tenutasi venerdì 27 giugno 2025;
sembrerebbe che nel suo discorso di fine anno Oresta abbia esortato i nuovi carabinieri con un appello: “ricordatevi, come peraltro detto a una cerimonia, che il vostro benessere, e quello dei vostri familiari, la nostra vita è superiore a qualunque istruzione o procedura”;
a tal proposito vale la pena ricordare il suicidio compiuto da un’allieva proprio all’interno della stessa scuola di Firenze nel 2024, vicenda che ha richiamato l’attenzione sul tema della salute mentale tra i giovani che stanno compiendo un percorso nelle forze armate;
considerato che:il comando generale dell’Arma dei Carabinieri non ha ancora reso note le motivazioni dell’esautorazione del generale Oresta e non ha ancora designato il suo successore, sembrerebbe quindi evidente agli interroganti che la spiegazione sia da ricercare nelle parole pronunciate da Oresta;
diverse associazioni di sindacati di Carabinieri hanno espresso vicinanza ad Oresta e hanno sottolineato quanto siano frequenti gli episodi di burnout, stress, suicidi e disagio psicologico tra i militari;in particolare il segretario di UNARMA “difende chi ha il coraggio di dire la verità.
E la verità è che servire lo Stato non può voler dire annullarsi, ammalarsi, spegnersi. Chi prova a cambiare le cose dall’interno viene allontanato.
È una lezione chiara, ma non accettiamo che diventi la regola”;il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo, lunedì 30 giugno, durante la cerimonia di avvicendamento al vertice del comando interregionale “Vittorio Veneto”, ha pronunciato queste parole: “Per me, sostanzialmente, la disciplina è il collante di una organizzazione complessa, specialmente se gerarchicamente strutturata”.
E ancora: “Essa non è mera osservanza di regole, ma è consapevole condivisione di un ideale superiore, che guida il comportamento di ogni carabiniere anche oltre l’orizzonte della convenienza personale”.
Non si può fare a meno di cogliere un legame, anche indiretto, con quanto accaduto a Firenze,
si chiede di sapere:quali siano le motivazioni per le quali Pietro Oresta sia stato esautorato;
se il Ministro in indirizzo non creda che la tutela della salute psicofisica delle forze dell’ordine debba essere salvaguardata per consentir loro di svolgere al meglio il proprio lavoro e quali iniziative intenda intraprendere in tal senso.