Carabinieri: ancora in alto mare la nomina del nuovo Comandante Generale

Comandante Generale Arma Carabinieri

Il Nuovo Sindacato Carabinieri nel prendere atto che la nomina del nuovo Comandante Generale da parte della politica è ancora in in fase di stallo, esprime il suo libero pensiero sul ragionamento che dovrebbe portare a nominare il prescelto.

Premesso che i tre nomi in lizza (Luongo, Cinque e Galletta), sono di alto livello e con requisiti più o meno equivalenti, se dovessimo noi decidere, escluderemmo: – chi si è mostrato un ‘parvenu” della politica, cioè chi ha attraversato e collaborato con Governi di vario colore che si sono succeduti nel tempo salvandosi da un doveroso “spoil system”, dimostrando comunque doti di adattamento e duttilità,;

-Chi pur essendo Dirigente di elevato livello, costituirebbe una continuità con il Comandante Generale uscente, che pur animato da buone intenzioni iniziali con la storica frase che ” l’Arma deve essere una casa di vetro” , si è poi perso nel suo cammino, non riuscendo a portare a compimento i suoi buoni propositi, permettendo o quantomeno non mettendo la giusta attenzione e il freno a chi ha ingaggiato una guerra contro i diritti dei Carabinieri e dei loro rappresentanti sindacali.

Rimane l’ultima spiaggia di chi potenzialmente è persona attenta ai diritti di tutti, conoscitore della macchina Arma e forse in grado di porre fine al malessere e al clima di caccia alle streghe che serpeggia all’interno dell’Arma dei Carabinieri.

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