Carabiniere colpito da infarto salvato dai colleghi “teleguidati” dagli operatori del 118

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Il carabiniere ha un infarto, ma l’ambulanza è occupata: salvato dai colleghi che gli hanno praticato il messaggio cardiaco, “teleguidati” dai medici del 118. E’ accaduto oggi a Collesano, in provincia di Palermo.

Intorno a mezzogiorno la centrale operativa del 118 Palermo-Trapani riceve la chiamata dalla caserma. C’è un uomo di cinquant’anni accasciato a terra. L’ambulanza di stanza a Collesano è impegnata in un altro intervento, così viene mobilitata quella in servizio a Cefalù. Ma il cuore del carabiniere smette di battere. I colleghi si armano di coraggio e decidono di seguire le istruzioni telefoniche del medico del 118 e Daniele Di Dio e del coordinatore infermieristico Gaetano Di Fresco.

Un militare comincia a praticare il massaggio cardiaco. Un altro prende il defibrillatore in dotazione alla caserma e su indicazione dei medici lo attiva. Finalmente il cinquantenne dà segni di vita. L’ambulanza arriva 22 minuti dopo la chiamata, nel frattempo è stato anche allertato l’elisoccorso che trasporta il paziente all’ospedale Civico di Palermo, dove viene sottoposto ad angioplastica.

Ora è fuori pericolo, soprattutto grazie al sangue freddo dei colleghi e alla lucidità degli operatori del 118 che li hanno messi nelle condizioni di intervenire: “Fortunatamente il personale della caserma era formato – dice Fabio Genco, direttore della centrale operativa – I corsi di primo soccorso che si fanno periodicamente nei luoghi di lavoro possono salvare la vita”.

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