Blitz antimafia a Partinico, tra gli arrestati anche una collaboratrice di giustizia

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Le cosche erano pronte a scatenare una nuova guerra di mafia per il controllo del traffico degli stupefacenti. Cinque gruppi criminali, eredi dei Corleonesi, si contendevano il business della droga. In ballo affari milionari, accordi con la ‘ndrangheta e con la camorra per la fornitura della cocaina, ma anche di hashish e marijuana. Per mesi i carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno seguito le mosse dei nuovi boss della mafia siciliana, intercettato conversazioni.

Questa notte gli arresti. 85 le misure cautelari, 63 le persone finte in manette, 18 ai domiciliari, 4 sottoposte ad obbligo di dimora. Azzerate cinque cosche dedite allo spaccio, sequestrate sei tonnellate di stupefacenti e una enorme piantagione di marijuana.

In manette anche la collaboratrice di giustizia Giusy Vitale, sorella del capomafia di Partinico, che con le sue rivelazioni aveva portato in carcere decine di affiliati. Dalle intercettazioni dei carabinieri è emerso che la donna, che viveva in una località protetta, gestiva un fiorente traffico di cocaina, tenendo rapporti con i Casamonica, ma anche con le cosche della ‘ndrangheta a Milano.

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