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Avances ad un carabiniere donna, poi si scaglia contro un altro militare: condannato a quattro mesi di reclusione

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carabiniere donna avance
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Dopo aver notato un carabiniere donna in divisa in servizio di pattugliamento a piedi a piazza Regina Margherita a l’Aquila, si era fatto avanti prima per offrirle semplicemente un caffè poi per delle avances e quando un collega del militare ha cercato di interrompere l’atteggiamento irrispettoso, lo aveva aggredito.
Una sorta di fascino della divisa che aveva spedito dritto in carcere B.M. (assistito dall’avvocato Francesco Valentini) il quale recentemente dinanzi il Tribunale, ha patteggiato per quell’episodio la pena a 4 mesi e 20 giorni di reclusione.

Il fatto è accaduto il 21 agosto dello scorso anno quando l’uomo, dopo le avances al carabiniere donna, si era scagliato contro il collega di lei intervenuto per farlo desistere da tale atteggiamento molto disinvolto. A far andare su tutte le furie l’uomo, la richiesta da parte dei militari delle sue generalità. Il tutto dinanzi a una piazza gremita di giovani e di passanti, rimasti inorriditi dalla scena cui erano stati costretti ad assistere. Una reazione violenta che aveva portato anche a un fuggi fuggi generale.

Sul posto erano intervenuti, nel giro di pochissimo tempo, anche gli agenti della Squadra volante della Questura in aiuto ai due carabinieri. Qualche ora più tardi, ironia della sorte, gli sguardi dell’arrestato e della donna-carabiniere si erano nuovamente incrociati nell’aula di udienza in sede di convalida dell’arresto. Prima di fare ingresso in aula l’uomo si era scusato con i due carabinieri che lo avevano accompagnato in Tribunale e con i quali ha interloquito in modo diametralmente opposto alla sera prima.

Lo stesso indagato, aveva nuovamente mostrato dispiacere per l’accaduto questa volta dinanzi al giudice del Tribunale, il quale dopo aver convalidato l’arresto lo aveva rimesso in libertà, in attesa del processo per direttissima fissato, che si è concluso recentemente con il rito del patteggiamento, cioè di ammissione delle proprie responsabilità e nello stesso tempo “premiante” sotto il profilo dello sconto di pena. ilmessaggero.it

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