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Accusato di aver stuprato una studentessa: assolto Maresciallo dei Carabinieri

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Carabiniere assolto

Assolto dalla Cassazione dall’accusa di aver stuprato a Modena una studentessa di 21.

«Ho sempre creduto nella giustizia. La Corte di Appello di Bologna mi aveva già assolto, la Cassazione ha messo la parola fine a questo incubo. Finalmente posso tornare a far parte della mia Arma». Luca Sarti, 45enne maresciallo capo dei carabinieri, commenta così la pronuncia della Suprema Corte che ieri, bocciando il ricorso presentato dal Procuratore generale e dalla parte civile contro la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna, lo ha scagionato definitivamente dall’accusa di violenza sessuale ai danni di una studentessa di 21 anni.

I fatti risalgono a febbraio 2012 quando, il militare all’epoca 37enne, passò la serata in un locale insieme a due colleghi. Nella serata, il militare e la presunta vittima consumarono un fugace rapporto sessuale in bagno.

La studentessa, sebbene avesse la possibilità di andare a casa con un’amica, decise di farsi accompagnare dal Militare, al quale mandò subito un messaggio con un sorriso un’ora dopo averlo salutato.

Sarti non le scrisse e non si presentò all’appuntamento che si erano dati per il pomeriggio successivo. Quando si decise a contattarla il tono della ragazza, come rilevato dalla difesa dell’imputato, era cambiato decisamente. Di lì a poco la denuncia presentata nella Questura di Modena, per i fatti accaduti nel locale.

Condannato a 6 anni e mesi 6 di reclusione oltre al risarcimento dei danni, Sarti fece ricorso e la Corte d’appello di Bologna.

Fu assolto per insussistenza del fatto. Ieri sera la pronuncia della Suprema Corte. «La sentenza della Cassazione restituisce alla vita civile e al servizio nell’Arma il maresciallo Sarti». È il commento dell’avvocato difensore Giorgio Carta. «Si era visto ingiustamente accusare di uno dei reati più spregevoli. Ed era stato perciò sospeso dal servizio. Con conseguente dimezzamento dello stipendio».

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