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Accusato di lesioni e minacce, assolto carabiniere barese: “Il fatto non sussiste”

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Assolto “perché il fatto non sussiste”: si è chiusa così, con la sentenza emessa dal Tribunale di Bari, la vicenda giudiziaria che vedeva imputato un carabiniere della provincia di Bari, all’epoca dei fatti contestati in servizio presso la compagnia di Modugno.

Il militare era accusato – in concorso con un collega, anch’egli assolto – di aver sequestrato, picchiato, arrecato lesioni personali, illegalmente perquisito, abusato, minacciato e compiuto una serie di falsi ideologici aggravati nei confronti di un cittadino, allo scopo di vendicare – sempre secondo l’ipotesi accusatoria – due colleghi dello suo stesso reparto, arrestati due anni prima a seguito di denuncia presentata proprio da quello stesso cittadino, che riteneva di essere stato vittima di concussione da parte dei due militari arrestati nel 2013. 

L’appuntato, per i fatti contestati, era stato anche attinto dalla misura cautelare dell’interdizione di un anno dai pubblici uffici, nonché sospeso ormai da anni dall’impiego e dal servizio. Dopo sette anni, l’epilogo della sua vicenda giudiziaria: il militare, assistito dall’avvocato Antonio La Scala, è stato assolto dal Tribunale di Bari con formula piena, “perché il fatto non sussiste”.

“Dopo 7 anni dal presunto fatto – commenta l’avvocato La Scala – è arrivata una sentenza che ha ristabilito la verità e la giustizia riabilitando il militare dopo anni di sofferenza patiti”.

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